Il primo by Gaetano Cappelli

autore:Gaetano Cappelli
La lingua: ita
Format: azw3, epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2013-09-14T22:00:00+00:00

Sì, fui fortunato ma bisogna anche dire che me ne inventai d’ogni colore: era il solo modo che avevo per lanciare i miei autori dal momento che quella del concorso radiofonico non era una strada ripercorribile nell’immediato – in realtà, come capii organizzandone un altro dopo un anno, non era più percorribile affatto: ci vuole sempre un’idea nuova, questa è la dura legge del marketing e così, a distanza di appena qualche mese dal lancio dello Spacciatore, eccomi di nuovo a chiedermi quale potesse essere questa nuova idea mentre, infastidito dalla calca, cercavo di prendere il caffè che, come ogni mattina, mi concedevo al bar sotto l’ufficio più che altro per sgranchirmi le gambe.

Da un po’ avevo notato un inspiegabile afflusso di pubblico femminile e quel giorno, aspettando in coda il mio turno, mi capitò di ascoltarne i commenti, tanto eccitati da riuscire a insinuarsi perfino attraverso la spessa coltre delle mie preoccupazioni editoriali.

«Guardalo, non è uguale identico a Teo Lisio?», «Ah, come me lo farei», «E io no?», ridevano tutte, ma più di cuore risi io quando, dopo essermi trovato di fronte il nuovo barista che era l’oggetto di quelle attenzioni e avendo per la prima volta notato come davvero fosse la fotocopia di Teo Lisio, il giovane attore italoamericano che ogni donna, e non solo, avrebbe voluto nel suo letto, ebbi, se posso dirlo, il mio grande colpo di genio.

L’unica difficoltà fu convincere il camerierino che non ero uno dei tanti gay che lo avvicinavano, ma alla fine c’intendemmo e così, tre mesi dopo, la foto di lui e della mia nuova scoperta, Saro Pesce, che uscivano da un noto ristorante milanese campeggiava su tutti i rotocalchi italiani ben soddisfatti di annunciare che l’idolo del momento, il famoso attore italoamericano Teo Lisio appunto, era arrivato in Italia per incontrare personalmente Saro Pesce, lo sconosciuto giovane autore di Sperso in un mare tempestoso t’ho sognata, romanzo di cui s’era innamorato, assicurandosene i diritti cinematografici alla folle cifra di cinquecentomila dollari per farne uno dei suoi grandi successi hollywoodiani.

Le vendite del libro – un’appassionata storia d’amore che aveva per protagonista un architetto di belle speranze il quale avendo scoperto la moglie che lo tradisce col capo del suo studio di progettazione, dopo essersi lasciato andare alla deriva alcolica, opta per una meno distruttiva deriva oceanica trasformandosi in un avventuroso skipper per poi innamorarsi, nel porto dei Caraibi dove ormeggia la sua bagnarola ecologica vicino a un superpanfilo miliardario, dell’attrice delusa ora moglie-schiava del tycoon arrogante proprietario del panfilo, convincendola, dopo qualche titubanza, a scappare con lui nonostante le minacce del marito – le vendite di questo romanzo, dicevo, superarono qualsiasi concepibile aspettativa. In più, Saro Pesce, alto e biondo nonostante fosse palermitano – normanno di sangue, evidentemente – in uno dei party che prese a frequentare sull’onda del successo, incontrò Sonia Corinzio, l’unica attrice italiana di fama internazionale, che gli aveva fatto da riconoscibilissimo modello per Tilda De Vita, la bruna e carnale eroina del libro la quale, esaudendo così

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